Ercolano

Luigi Cuciniello, dice della sua città natale;

Il ricordo più bello della mia città e ha tanti ricordi in particolare la prossimità di avere gli scavi di Ercolano che dentro della città c’è una città sommersa stupenda posso dire come Pompei molto molto vicina e poi la possibilità di avere tantissimi posti da visitare come le ville vesuviane del 700 e il Vesuvio ai piedi Ercolano è una città che si trova proprio Sotto il vulcano quindi e le persone che vogliono visitarla possono avere il gusto e il piacere di essere collegati direttamente con bellezze artistiche di livello mondiale.

Luigi Cucciniello

Luigi Cucciniello – Pizzeria Luigi Cucciniello

Luigi Cuciniello intervistato in De Pizza En Pizza Buongiorno, sono Luigi Cuciniello, proprietario della pizzeria Luigi Cuciniello, che si trova a Torrelodones, in provincia di Madrid. Io sono di Napoli, non proprio centro, ma provincia, la mia carriera come titolare di pizzeria è cominciata circa 11 anni fa su un’idea elaborata da mia moglie. Io ero molto scettico però alla fine è andata bene posso dire di essere molto contento. Il risultato attuale è stupendo. La mia formazione è stata praticamente da zero. Ho iniziato a fare esperienza nelle pizzerie attuali qui a Madrid per conoscere un po’ i gusti delle persone, anche perché Io provengo e continuo a fare tutto un altro settore; quindi, dovevo imparare un po’ i gusti e dovevo capire come si poteva un po’ elaborare la pizza napoletana qui a Madrid. Sono arrivato a Torrelodones circa 14 anni fa è stato il primo e unico paese dove ho vissuto e continuo a vivere e sono molto contento e non ho avuto modalità nella possibilità di voler cambiare giusto perché la mia attività è nata qui e si svolge attualmente in questo paese ho scelto di venire in Spagna perché mia moglie è spagnola quindi diciamo che è stata un po’ una decisione basata sulla vita amorosa. In Spagna perché la Spagna mi ha dato tantissime possibilità molte soddisfazioni e me le continuo a dare in altri ambiti. Allora la pizzeria è nata e un poco nel classico napoletano. Diciamo che l’idea era quello di trasportare la pizza napoletana qui a Torrelodones utilizzando e principalmente tutta la materia prima e direttamente dall’Italia senza passare per nessun rivenditore e utilizzare una tecnica del forno a linea con personale e cuoco pizzaiolo totalmente italiano. Attualmente manteniamo lo stesso criterio e quella che svolge gran parte del lavoro attualmente è mia moglie, che l’anima il corpo della pizzeria e la struttura e del controllo del personale un po’ il controllo della qualità e la gestione della pizzeria, che al 100% attualmente la elabora lei. I miei prodotti preferiti e basicamente sono quelli che si adottano e si utilizzano nella pizza Napolitana il pomodoro, la mozzarella e la farina, questi tre prodotti tre ingredienti sono basicamente dei prodotti importantissimi che noi importiamo direttamente dall’Italia direttamente da produttori principali, dove possiamo ottenere una qualità eccellente per i nostri clienti. La sfida più grande come proprietario è stata quella di realizzare 4 anni consecutivi un Festival Internazionale della pizza napoletana a Torrelodones e con dei risultati eccellentissimi tanto da parte della pizzeria che da parte della popolazione che ha partecipato. Abbiamo realizzato più di 4.000 pizze in un giorno e ricordo ancora la prima edizione di questa magnifico momento al quale purtroppo non si è più ripetuto. Il momento più gratificante è stato praticamente quando siamo arrivati a più o meno intorno ai 4-5 anni di attività dove abbiamo visto che il la nostra attività era stata conosciuta per personaggi non solo e diciamo della popolazione locale ma siamo arrivati anche a ad ottenere persone importanti del cinema e del mondo del calcio e altri personaggi famosi che hanno raggiunto la nostra pizzeria. I piani futuri attualmente sono praticamente delegati al 100% a mia moglie. Abbiamo delle idee e ancora non molto molto chiare, le stiamo sviluppando e sicuramente proporremo qualcosa di nuovo e quindi diciamo che stiamo lavorando per poter migliorare il nostro prodotto e per poter proporre cose che facciano piacere al nostro pubblico. Cosa non rifarei. um di questo percorso tante cose tanti errori commessi e molte volte fatti per perché una persona istintiva e agisce secondo le proprie idee che in quel momento possono sembrare corrette invece non sono le corrette però sì se potessi tornare indietro modificherei delle scelte che abbiamo fatto nel corso degli anni. Un aneddoto particolare e che non dimenticherò mai è quando praticamente all’anno giusto dopo aver realizzato il festival la domenica dopo la mia pizzeria si è incendiata. Quindi praticamente abbiamo avuto un momento di difficoltà perché ci fu un corto circuito dell’impianto elettrico nel tetto e quindi sembrava di stare in un film di terrore Io stavo là sotto e quando uno sta in una pentola a pressione e sembra che il tetto gli cada in testa quella è la sensazione che ho notato. Infatti, il tetto mi è caduto in testa e mi sono spaccato la testa però se ne sono uscito via poi dopo da questo aneddoto. Siamo ripartiti alla grande e siamo ancora qui. Il ricordo più bello della mia città e ha tanti ricordi in particolare la prossimità di avere gli scavi di Ercolano che dentro della città c’è una città sommersa stupenda posso dire come Pompei molto molto vicina e poi la possibilità di avere tantissimi posti da visitare come le ville vesuviane del 700 e il Vesuvio ai piedi Ercolano è una città che si trova proprio Sotto il vulcano quindi e le persone che vogliono visitarla possono avere il gusto e il piacere di essere collegati direttamente con bellezze artistiche di livello mondiale. Torrelodones è un paese molto bene comunicato con bellezze naturali e paesaggi stupendi qui intorno abbiamo e montagne da Poter esplorare poter far passeggiate fantastiche e tra l’altro è un paese molto molto ben comunicato con la comunità di Madrid e sono molto contento devo dire di essere qui in Spagna.
Castellammare di Stabbia

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabbia

Vincenzo Angelotti, dice di Castellammare di Stabbia;

Il ricordo più bello della mia città, sicuramente la mia città e diciamo amore odio con la mia città, perché c’ha un potenziale e delle bellezze delle ricchezze assurde che a mio parere non vengono sfruttate a dovere e diciamo è l’altro Golfo del Vesuvio se vedi Napoli in una fotografia e vedi Castellammare in una fotografia difficilmente le riesci a distinguere se sei poi diciamo una persona che non riconosce e poi vabbè, sicuramente, i ricordi belli della mia città sono legati alla mia famiglia Io c’ho una famiglia numerosissima sono siamo cresciuti con tutti i cugini fratelli zii, nello stesso mini condominio che c’abbiamo quindi i legami i ricordi più belli sono legati alla famiglia e ovviamente agli amici quelli in Spagna li chiamiamo della quadriglia, purtroppo quelle diciamo, le serate con gli amici qua nessuno te le ritorna nessuno vanno indietro.

Vincenzo Angelotti

Vincenzo Angellotti – Pizzeria NAP – Neapolitan Authentic Pizza

Vincenzo Angelotti, intervistato in De Pizza En Pizza

Buongiorno Sono Vincenzo Angellotti, da San Sebastian, sono di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli.

La mia carriera da pizzaiolo è iniziata a Barcellona otto anni e mezzo fa e praticamente da quando mi sono trasferito a Barcellona dopo due settimane dall’arrivo ho subito iniziato a lavorare per questa, ormai chiamiamola catena, che sarebbe il NAP e la mia formazione è avvenuta principalmente appunto nel NAP.

Io prima di partire per Barcellona lavoricchiavo come diciamo pizzaiolo, ma principalmente facevo le consegne. Mi occupavo anche di dare una mano in cucina in pizzeria e ho avuto la fortuna di trovare colleghi di lavoro super disponibili che hanno sempre creduto in me perché comunque arrivando una persona che non aveva tantissima esperienza la prima cosa è credere in questa persona e mi ritengo fortunato che hanno creduto in me e ho risposto alla grande, secondo me, dando sempre tutto. Ogni volta che entravo stavo addirittura con spesso con le ansie da prestazione perché volevo imparare vedevo che non ci riuscivo però dovevo arrivarci e poi è andato tutto in discesa.

Adesso mi trovo a San Sebastian nel Pais Basco e come appunto dicevo prima vengo da quattro anni di Barcellona quando sono arrivato al NAP, c’erano solo due pizzerie e però avevo già visto, parlando con il capo, visto questa sua volontà di espandersi in tutta Spagna e quindi c’è stata da parte mia il voler

crescere insieme a loro e appunto mi hanno mandato non è stata una mia scelta arrivare qua a San Sebastiano ma mi hanno mandato a fare questa apertura che e il 2019 giusto prima del covid se non sbaglio.

Il mio piano di vita era venire qua a fare questa apertura e andare in Australia, purtroppo o per fortuna, sono dovuto rimanere qua per colpa del covid poi vabbè le cose sono cambiate siamo rimasti due anni qua in Spagna chiusi per colpa del covid, non si poteva viaggiare non sono potuto andare in Australia.

Contemporaneamente ho fatto un’altra apertura a Bilbao, quindi vabbè le cose sono andate avanti.

Io ho sempre voluto emigrare diciamo così e l’ho capito nell’adolescenza che sarei andato via e la Spagna non so sinceramente non c’è stato un motivo che mi ha spinto in particolare. Un giorno stavo con un amico abbiamo scelto Barcellona come meta abbiamo fatto il biglietto senza pensarci due volte valigia e via siamo partiti questa è stata la cosa e adesso che sono ormai da quattro anni qua a San Sebastian mi occupo, tra virgolette a parte il lavoro pratico di pizzaiolo, faccio anche un po’ da manager delle due pizzerie qua da San Sebastian una e un’altra a Bilbao. Abbiamo due personali di cucina e io mi occupo di organizzare tutti i turni di coprire le ferie i vari imprevisti e però principalmente io sto qua faccio sede a San Sebastian e se c’è qualsiasi bisogno mi posso spostare tranquillamente a Bilbao. Mi occupo degli impasti tutti i giorni e mi faccio una 20-30 ore al banco qua San Sebastiano.

I miei ingredienti preferiti per la pizza rimangono sempre il pomodoro ovviamente e la mozzarella il fior di latte.

A mio parere la pizza deve sempre rimanere un comfort Food Popolare per le persone per il popolo diciamo e quindi cosa c’è di meglio di una margherita con questi prodotti così semplici che si legano alla perfezione con la pizza.

Sfide più grandi diciamo in particolare non ne ricordo tante perché è avvenuto talmente naturale la mia crescita professionale e anche divertente che non l’ho mai presa come una sfida ma più come un uno stimolo diciamo così di crescere, di andare avanti però sicuramente gestire passare da pizzaiolo a gestire personali persone, è ovviamente una sfida che è quasi un altro lavoro diciamo non è non è legato a quello della pizza diventa già un altro lavoro più complicato questo.

Momenti gratificanti sicuramente per la carriera di tanti pizzaioli ce ne sono tanti dai complimenti dallo sfornare la pizza dal colorare i cornicioni, ce ne sono tanti però in particolare quando si fanno le aperture quando si aprono locali nuovi sicuramente vedere i locali che partono da zero e prendere che prendono forma, poco a poco sono veramente momenti che ti danno grande gratificazione. questo sicuramente.

I miei piani futuri? Bella domanda, io ho sempre desiderato nel mio piccolo fare una cosa mia o aprire un localino mio con le mie idee la mia impronta diciamo però devo dire la verità che nel NAP mi trovo veramente bene e mi sposo al 100% con questo progetto, poi i capi sono persone veramente eccezionali non so se guarderanno questa intervista non lo faccio per lecchino però è vero sono bravissime persone, bravissimi imprenditori ne sanno, sanno il fatto loro e quindi non lo so diciamo che non lo so cosa mi aspetta il futuro.

Cosa non rifarei e diciamo che ci sono poche ci sono pochissime cose che non rifarei in particolare non ricordo nessuna che non rifarei l’unica l’unico rimpianto che mi è rimasto è questo appunto dell’Australia, però non è stata colpa mia c’è stato un imprevisto mondiale una pandemia mondiale là non si poteva prevedere, poi mai dire mai, non si può mai sapere nella vita,

Per me l’aneddoto più curioso da raccontare qua è allora io mi sono avvicinato al mondo della pizza e quando ero piccolino che andavo ancora a scuola c’avevo 15-16 anni e praticamente io frequentavo una saletta con degli amici con i miei amici e là giocavamo biliardo, biliardino queste cose qua, all’improvviso questo decide di introdurre le scommesse virtuali in questa saletta non c’entra niente eh però poi ci arriveremo e quindi io l’ho sempre vista come il diavolo quella cosa. Non mi avvicinavo quasi mai, un pomeriggio, è bastato un pomeriggio, ci siamo avvicinati un paio di noi ci siamo giocati 7/800€ a testa ma non ricordo più o meno la somma, però a quell’età erano tanti soldi e quindi io non avevo soldi per pagare, perché questo poi mi ha insegnato tutto e cosa dovevo fare, c’avevo un motorino e ho trovato questo lavoro da fattorino di pizze e poco a poco poi mi sono avvicinato al mondo della pizza per colpa o per fortuna di quella cazzata diciamo.

Il ricordo più bello della mia città, sicuramente la mia città e diciamo amore odio con la mia città, perché c’ha un potenziale e delle bellezze delle ricchezze assurde che a mio parere non vengono sfruttate a dovere e diciamo è l’altro Golfo del Vesuvio se vedi Napoli in una fotografia e vedi Castellammare in una fotografia difficilmente le riesci a distinguere se sei poi diciamo una persona che non riconosce e poi vabbè, sicuramente, i ricordi belli della mia città sono legati alla mia famiglia Io c’ho una famiglia numerosissima sono siamo cresciuti con tutti i cugini fratelli zii, nello stesso mini condominio che c’abbiamo quindi i legami i ricordi più belli sono legati alla famiglia e ovviamente agli amici quelli in Spagna li chiamiamo della quadriglia, purtroppo quelle diciamo, le serate con gli amici qua nessuno te le ritorna nessuno vanno indietro.

Il posto più bello di San Sebastian ce ne sono tanti eh perché San Sebastian è una bomboniera a mio parere bellissima città nella nel centro città abbiamo tre spiagge e due monti quindi in ogni punto del centro città San Sebastiano è fantastico però il punto più bello è la mia postazione di lavoro se mi posso permettere perché è proprio di fronte Plaia della Concia Io mi metto mentre apro le pizze dai finestroni e guardo e guardo la spiaggia a sinistra c’ho la spiaggia a destra c’è un monte che si vede da là fantastico.

Collado Villalba

Collado Villalba

Collado Villalba

Collado Villalba è un comune e una cittadina spagnola della Comunità di Madrid. Il termine, situato a nord-ovest della comunità autonoma, sul versante meridionale della catena montuosa del Guadarrama, conta una popolazione di 65.657 abitanti.

Francesco Mastrosimone, a Collado Villalba mi sono trasferito per Amore praticamente. Dove mi trovo adesso appunto sì sto è un paesino già un paesone parliamo di 70.000 abitanti però mi trovo bene perché comunque non è non è non è caotico come stare in città però ho Madrid vicino quindi qualsiasi cosa siamo là o la montagna vicino sinceramente mi trovo molto bene proprio per queste situazioni è un paese si sta più o meno tranquilli e c’ho sia la città vicina la montagna vicino L’unica cosa che mi manca è il mare a me piace il mare e l’unico l’unico difetto che gli trovo qua diciamo.

 

Napoli

Le più antiche tracce di frequentazione e occupazione all’interno del territorio comunale di Napoli risalgono, secondo i dati fino a oggi raccolti, al Neolitico Medio, testimoniate da reperti tipici della cultura di Serra d’Alto ritrovati innanzi alla basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone (ossia tra l’acropoli e la necropoli di Partenope, alle spalle della collina di Pizzofalcone). Nella stessa area sono stati ritrovati, inoltre, un importante strato archeologico risalente all’Eneolitico Antico e uno all’antica/media Età del bronzo[8]. L’Enolitico Medio, tipo Gaudo, è noto più all’interno di Partenope dai vecchi ritrovamenti di Materdei, mentre il Bronzo Antico o meglio Medio iniziale è presente a piazzale Tecchio, che si può considerare l’inizio dell’area flegrea[9] (e anche in altri siti meno importanti). Infine, a valle della collina di Pizzofalcone, nell’area costiera del porto di Napoli, soprattutto abbondanti rinvenimenti ceramici (perlopiù forme chiuse come olle ovoidi e cilindro ovoidi), databili tra il Bronzo Finale e l’inizio del Ferro, documentano l’esistenza di un sito forse a carattere produttivo deputato allo svolgimento di attività costiere[8]. Per le popolazioni dell’Età del bronzo e poi del Ferro presenti in quest’area del golfo di Napoli, le fonti greche usano i nomi di Ausoni e Opici.

Mirco Mattiello, dice di Napoli,

Napoli adesso sta a cavallo proprio e sta in prima fila in quanto a turismo in Italia. Napoli ti offre di tutto, cioè, Napoli ti offre a parte una gastronomia incredibile, a livello culturale neanche raccontare tra musei statue monumenti e poi Napoli è una città completa, Napoli è viva Napoli è una città che a differenza di altre grandi tipo, Roma, Venezia, Firenze, che sono diventate molto turistiche, nel senso che si è persa quell’assenza diciamo a Napoli si stano ancora i balconi dove la gente stende i panni e il caos e poi l’accoglienza quando arrivi a Napoli è diventata una città molto accogliente. Napoli fa una media di 2/300.000 turisti a fine settimana cioè sta superando tutti i limiti di regole quello che merita come città e si potrebbe fare molto di più avendo una gestione migliore da parte dei comuni diciamo però già così e si è notato grande grande soprattutto sui quartieri spagnoli nei posti dove prima era  impensabile andare adesso è diventato proprio culto di pellegrinaggio e è diventata una cosa incredibile Napoli veramente è diventata proprio una sorta di orgoglio nazionale per l’Italia Napoli veramente sta dove deve stare si è capovolta l’Italia diciamo adesso mi scrivono clienti amici van tutti sta di moda. Ormai è diventato di moda andare a Napoli è di moda diventato di moda e parte poi se lo associamo al fatto che Napoli c’ha la costiera amalfitana c’ha Salerno, c’ha Ischia, Capri, Procida, Positano, è tanta roba è tanta roba in un certo senso è diventato troppo Jet stage tipo d’estate per persone famose di Hollywood attori e posti inarrivabili tipo la Costiera Amalfitana per un lettino una sdraia devi chiamare due anni prima e neanche te la danno è diventato Jet stage ma proprio altissimo livello proprio che proprio alto livello e quindi in questo contesto Napoli è rimasto l’unico posto che puoi ancora andarci però e detto da amici, se non riservi almeno 7-8 mesi, un anno prima, devi andarti proprio alle periferie. Cioè, è diventata impossibile e irraggiungibile se non lo fai con tempo diciamo.

mirco mattiello de pizza en pizza

Mirco Mattiello – Pizzeria Reginella

Mirco Mattiello, intervistato in De Pizza En Pizza

Salve a tutti sono Mirco Mattiello, proprietario ristorante Reginella e  co-proprietario del gruppo Reginella di Madrid.

Sono di Napoli, ma diciamo che vengo da una famiglia di panettieri e salumieri. In famiglia avevamo molte attività, una di quelle era il panificio dove sono cresciuto, e tra acqua e farina, facendo le nottate, tra pane, casatielli, torte, rustici, pizza al forno. Sono stato molto avvantaggiato diciamo perché è un lavoro che mi ha permesso poi uscire dall’Italia e andare in qualsiasi posto a lavorare come pizzaiolo ed essere pagato pure molto bene.

Sono a Madrid dal 2006. Ho deciso di venire a Madrid con mia moglie anche perché il tempo aiutava molto. In Scozia per no italiani è un poco complicato e diciamo era l’unico handicap e che non mi permetteva là perché economicamente stavo molto bene guadagnavo 4/5.000€ al mese però diciamo che il tempo non piaceva e quindi ho avuto l’opportunità di venire con mia moglie a Madrid. Qua è una città splendida come Madrid e di là diciamo facendo il mio lavoro da pizzaiolo non ci ho messo niente a trovare poi lavoro in un ristorante italiano dove poi sono rimasto 8 anni fino a quando ho aperto il Reginella.

Tipica pizzeria che io ho creato è quella della pizza classica napoletana. Io sono stato sempre amante della ruota di carro, fatto sempre la ruota di carro dove pure che mi hanno imposto in altri posti però diciamo che vengo da una famiglia dove sempre si è fatta, dove sempre si è fatto un tipo di lavorazione diretto con una farina doppio zero e da quindi molto avvantaggia non mi sono mai piaciute le lunghe lavorazioni e come si fanno oggigiorno. Sono stato sempre molto fedele alla ruota di carro l’ho trasportata qua a Madrid nel ristorante dove ho lavorato per 8 anni che ho avuto un successo enorme e quel successo poi mi ha permesso di rendermi autonomo e farmi un ristorante da solo dove mi hanno seguito un sacco di gente e ancora adesso dopo 20 anni, faccio sempre lo stesso tipo di lavorazione a ruota di carro con la stessa farina la Caputo blu e questo è il motivo per il quale noi noi siamo a VPN associazione verace pizza napoletana a Madrid siamo forse gli unici o forse c’è Nap non lo so però noi siamo già da 4 anni.

Noi non abbiamo mai cambiato lo stile siamo fedeli sia agli ingredienti Campani di prima qualità, ma soprattutto al tipo di lavorazione, come si faceva una volta quando esisteva solo la farina blu, quando non esistevano altre farine e a parte perché io personalmente è la pizza che io preferisco e quel tipo di lavorazione che facciamo. Facciamo impasto la sera lasciamo riposare maturare 14 ore poi facciamo ulteriormente riposare per poi fare le palline per tenerle pronte per le 8 di sera, un processo da 24 ore, che ci ha dato sempre grande successo e ancora adesso con tutti i ristoranti e pizzerie che ci sono a Madrid, Reginella sta sempre pieno; quindi, vuol dire che funzioniamo bene da quella parte. Sono molto fedele alla farina Caputo, diciamo all’azienda Caputo perché sempre mi ha permesso fare. Ci siamo sempre migliorati sullo stesso tipo di lavorazione sempre su quel tipo di lavorazione di impasto diretto, non mi è mai piaciuto sperimentare altro perché non ho mai voluto cambiare come un marchio di fabbrica e poi il semplice fatto che ti poni sempre in discussione cercando di fare sempre altre ti allontana da quello che è il tuo obiettivo, infatti il nostro obiettivo è stato sempre quello di migliorarci sulla stessa lavorazione cercando di dare più idratazione, però sempre su quella lavorazione là sempre su quel metodo di lavoro che poi tu devi sempre associare su condizioni climatiche dell’ambiente l’umidità Madrid è secco e bisogna adattarsi io ho dovuto fare dei periodi di attuazioni perché nel Regno Unito in Inghilterra è più o meno come in Italia sono paesi molto umidi c’è molta umidità della pioggia e quindi è molto più facile fare un tipo di lavorazione, qua a Madrid è complicato è secco troppo secco ti devi creare tu un habitat e quindi i poi a parte questo abbiamo sempre puntato su pomodori di prima qualità mozzarella di bufala e fior di latte di prima qualità. Quelle sono le basi proprio imprescindibili. infatti, dopo tanti anni e ancora la gente che viene a vederci e si parla ancora di noi e perché noi diciamo manteniamo sempre fermi stesso stile, quel tipo di lavorazione là semplice e facile non stravolgere è quello che piace alla gente diciamo.

Prima di tutto andare fuori metterti in discussione in altri paesi e poi è stato quello di venire qua a Madrid perché ho avuto delle problematiche molto importanti sul tema di lavorazione dell’impasto perché non lo sapevo ancora non ancora non avevo studiato tanto e non sapevo come da Napoli passare in Inghilterra in Scozia più o meno rigale sul tema di umidità era molto più facile, quando sono arrivato a Madrid ho avuto proprio problemi i primi due anni è stato proprio complicato mi sono dovuto proprio riadattare, scoppiavano gli impasti, non riuscivo a capire che stava succedendo. È stata proprio una tristezza incredibile e mi sono dovuto mettere a studiare, ho capito che era l’ambiente che io non capivo che ero avvantaggiato in altri paesi, però non lo sapevo, il tema dell’umidità e dell’impasto gli zuccheri, gli amidi, il glutine e tutte ste cose per questo io mi sono sempre concentrato poi su quel tipo di lavoro e migliorare sempre quel tipo di lavorazione.

Senza stravolgere aprire Reginella è stato un successo dall’inizio, difatti potremmo averne potuti aprire altri pure prima però avevamo tanta quantità di lavoro e pochi pizzaioli che non ci hanno permesso, poi e diciamo di staccarmi perché la gente i primi due, tre anni che mi conoscevi io quando lavoravo nell’altro ristorante che ho lavorato 8 anni C’avevo la fila fuori e diciamo sono stato uno dei primi pizzaioli a fare un tipo di lavorazione qua quando sono venuto a Madrid la pizza era una cosa da dividere non c’era il concetto di pizza napoletana diciamo sono stato io uno dei Pionieri e la pizza Infatti me lo riconoscono tutti a Madrid nel tema dell’ispirazione italiana, Consolato, Camera di Commercio diciamo mi conoscono tutti e quindi sanno le mie origini Il mio inizio però diciamo è stato gratificante poi e fare il Regginella con Davide, il mio socio è stato un successo da dall’inizio, voglio dire continua ad esserlo si volto tanto tanto però e senza idee chiare e vedo molta ristorazione tanto italiana come che di altri paesi di altri diciamo di altre di tipo spagnoli che stanno cercando di copiare il nostro prodotto però con le idee no chiare non sanno se vogliono fare un non si sa se vogliono fare un tipo di pizza contemporanea ruota di carro non c’è non hanno un cammino perché non ce l’hanno nella cultura pensano molti pensano di aprire un ristorante mettere in piedi due tavolini un forno e fare però non è così infatti aprono e chiudono molti posti qua a Madrid ne aprono tanti c’è molta confusione e mancano idee. Ci sono idee non molto chiare e quindi è molto molto confusionale però ci stanno aprendo tanti posti hanno tanti franchising che poi con il tempo hanno perso valore è complicato. La pizza non è un McDonald’s, La pizza è una cosa seria e quindi bisogna stargli dietro.

Il futuro, stiamo andando molto bene con l’altra pizzeria friggitoria a Goya benissimo e poi ci saranno altre novità e continuiamo tenerci sempre molto forti sugli altri due ristoranti che bisogna starci dietro perché nel momento che lasci un poco devi stare sempre là, questa è la complicazione, che c’è non puoi abbandonare non puoi lasciare perché è là dove sbagliano molti perché in quanto lasci un poco per aprire altri ristoranti e fare altre cose si perde qualità, da una parte, da un’altra non e dopo diventa complicato e Madrid non ti perdonano.

No tutto, rifarei tutto tutto, mi sono sbagliato non tutto ho fatto tutto, cioè non ma non mi pento mai di niente anche perché voglio dire sono forse mi pento forse un poco che dopo 2/3 anni ho lasciato un poco un piccolo tempo a dei pizzaioli, che poi mi sono dovuto ritornare indietro sui miei passi. Pensavo che quello sul discorso che ti dicevo per cercare di fare altre cose devi lasciare un poco qua e non se non è complicato.

Aneddoti ce ne sono stati tanti però i belli sono la soddisfazione che abbiamo avuto con clienti che erano che venivano nel posto dove noi abbiamo lavorato, poi e tanto come italiani Consolati italiano e l’accademia con Maurizio che, quando ci ha dato l’accademia della cucina italiana quando abbiamo aperto perché 10 anni prima l’avevo fatto insieme a lui all’altro ristorante dove avevo aperto e io per lui sono un poco come un figlioccio. Diciamo pure ieri stava qua e sono un orgoglio per lui e mi fa mi piacciono ste cose perché mi conosce da 20 anni e m’ha seguito da dagli inizi.

Napoli adesso sta a cavallo proprio e sta in prima fila in quanto a turismo in Italia. Napoli ti offre di tutto, cioè, Napoli ti offre a parte una gastronomia incredibile, a livello culturale neanche raccontare tra musei statue monumenti e poi Napoli è una città completa, Napoli è viva Napoli è una città che a differenza di altre grandi tipo, Roma, Venezia, Firenze, che sono diventate molto turistiche, nel senso che si è persa quell’assenza diciamo a Napoli si stano ancora i balconi dove la gente stende i panni e il caos e poi l’accoglienza quando arrivi a Napoli è diventata una città molto accogliente. Napoli fa una media di 2/300.000 turisti a fine settimana cioè sta superando tutti i limiti di regole quello che merita come città e si potrebbe fare molto di più avendo una gestione migliore da parte dei comuni diciamo però già così e si è notato grande grande soprattutto sui quartieri spagnoli nei posti dove prima era  impensabile andare adesso è diventato proprio culto di pellegrinaggio e è diventata una cosa incredibile Napoli veramente è diventata proprio una sorta di orgoglio nazionale per l’Italia Napoli veramente sta dove deve stare si è capovolta l’Italia diciamo adesso mi scrivono clienti amici van tutti sta di moda. Ormai è diventato di moda andare a Napoli è di moda diventato di moda e parte poi se lo associamo al fatto che Napoli c’ha la costiera amalfitana c’ha Salerno, c’ha Ischia, Capri, Procida, Positano, è tanta roba è tanta roba in un certo senso è diventato troppo Jet stage tipo d’estate per persone famose di Hollywood attori e posti inarrivabili tipo la Costiera Amalfitana per un lettino una sdraia devi chiamare due anni prima e neanche te la danno è diventato Jet stage ma proprio altissimo livello proprio che proprio alto livello e quindi in questo contesto Napoli è rimasto l’unico posto che puoi ancora andarci però e detto da amici, se non riservi almeno 7-8 mesi, un anno prima, devi andarti proprio alle periferie. Cioè, è diventata impossibile e irraggiungibile se non lo fai con tempo diciamo.

Madrid è una città splendida io quando sono arrivato qua neanche credevo che Madrid fosse una città così dalle mille opportunità, una città veramente che a livello a livello impresariale infrastrutturale eh e in generale di diciamo sta proprio avanti Infatti Madrid insieme a Londra  sono le due capitali che c’hanno un PIL negli ultimi anni di un via crescendo incredibile, cioè Madrid sta sul tetto d’Europa, ma la gente che viene a Madrid non crede di stare nella città che sta, Madrid c’ha una funzionalità incredibile. Tutti i grandi gruppi ormai Madrid è diventata la città dei grandi gruppi e già non esiste la piccola la media impresa perché stanno arrivando gruppi molto forti da tutta Europa, investendo nella capitale e fino a 10-15 anni fa era a Barcellona, adesso si è spostato tutto il tema economico finanziario Madrid. Madrid la città delle mille opportunità, nel senso che se fai le cose bene però hai bisogno di grande respaldo dietro e potere economico finanziario molto importante perché si è perso molto la media impresa Nel senso che arrivano gruppi troppo forti con un potenziale economico indescrivibile e dopo il Real Madrid c’è il Bernabeu c’è tutto il la vivienda e ti offre talmente tanto che è molto acquisibile diciamo perché viene da fuori come inversore. Infatti, se si continuano a fare le cose così in 10 anni Madrid ci avrà dei prezzi che insostenibili per qualsiasi persona. Adesso già ce li ha tra 10 anni e sarà la Dubai d’Europa penso io.

Francesco mastrosimone de pizza en pizza

Francesco Mastrosimone – Pizzeria Spettacolo

Francesco Mastrosimone, intervistato in De Pizza En Pizza

Salve a tutti, sono Francesco Mastrosimone, Lucano della Basilicata di un paesino che si chiama Sant’Arcangelo provincia di Potenza.

La mia carriera, come pizzaiolo, ho iniziato per una voglia diciamo, una voglia di voler fare una pizza fatta bene perché dato sono 20 anni che lavoro nella ristorazione  e di cui vari qua in Spagna e ho sempre trovato difficoltà a trovare una buona pizza e quindi avevo questo pallino pero in fondo io non sono mai stato un pizzaiolo, praticamente, e son avuto questa idea ho voluto aprire una a provare questa, storia, diciamo e per fortuna ci sono riuscito

La mia formazione nel settore praticamente io ho studiato la scuola alberghiera e poi ho lavorato sempre nella ristorazione, non come pizzaiolo come dicevo prima, sono stato sempre a contatto con la gente come cameriere, responsabile di alcuni ristoranti e il formarmi come pizzaiolo è stata tutta una voglia appunto di voler fare una pizza buona ed è stato praticamente una formazione investigando Io solo e cercando di portarmi in avanti come dire autodidatta nel mondo della pizza e non sono un pizzaiolo professionista tutta la vita a pizzaiolo, però credo di fare una buona pizza

In Spagna Io sono da più o meno 20 anni, mentre qui dove ho la pizzeria Collado Villalba, sono 10 anni praticamente.

La scelta di venire in Spagna è stato diciamo un piccolo sogno che avevo sempre da bambino quando ero piccolino avevo sempre sto paglino che da grande me ne vado in Spagna, perché avevo parte della famiglia qua in Spagna e sempre vedevo la Spagna come l’America, che ne so, e poi per un gioco del destino alla fine me ne son venuto a provare a fare una stagione ci non son più tornato in Spagna.

Mentre qui a Collado Villalba mi sono trasferito per Amore praticamente.

Il tipo di pizzeria che ho creato, ripeto lavorando sempre la ristorazione, trovavo difficoltà a trovare una pizza di qualità fatta bene in tutti i suoi piccoli particolari ed è stata una mia sfida praticamente a voler fare una pizza nostra italiana con forno a legna con ingredienti di prima qualità italiani con la con la sua fermentazione di due giorni che è quello che io faccio una fermentazione di 48 ore della massa, tante piccole cose per creare una pizza di qualità.

Ingredienti preferiti ce ne sono parecchi. A me piace molto mangiare, quindi e diciamo che in pizzeria uno dei miei ingredienti preferiti è il guanciale perché mi piace la sua forza il sapore. Un altro ingrediente preferito che può sembrare un po’ nullo però non lo è, è il basilico mi piace moltissimo il suo odore e l’aroma che gli dà le pizze e a volte io prendo una foglia di basilico me la tengo con me perché lo voglio durare tutto il tempo

La mia sfida più grande è stata proprio quella di dover creare un qualcosa dove non avevo diciamo che non avevo grande esperienza, perché non sono mai stato pizzaiolo. Sì, ho lavorato nella ristorazione però non ho mai non sono mai stato pizzaiolo e non ho mai portato avanti un locale io da solo e questo è stato anche grazie a mia moglie che mi ha dato la forza di provare di farlo e noi due insieme ci siamo riusciti Infatti noi abbiamo aperto il locale essendo solo io e lei, poi da due adesso siamo sette persone lavorando.

Il momento più gratificante della mia carriera poi è stato proprio il creare questa pizzeria perché nel momento in cui e avevamo preso questa decisione, eravamo come dire, avevamo molte cose in contra anche opinioni di gente che erano contro di noi perché poi comunque io ho creato un locale dove apro solo la sera e c’erano tanti piccoli dettagli che la maggior parte di chi mi stava attorno convinta che non riuscisse questo progetto.

Io credo che rifarei tutto perché, secondo me, io sono dell’opinione che ogni cosa bella o brutta, serve nella tua vita ti serve a qualcosa ogni cosa deve succede perché deve succedere in quel momento e ti aiuta ad andare avanti nel bene e nel male quindi non sono pentito di niente.

Un aneddoto della pizzeria mi viene in mente che è successo più di una volta e soprattutto i nei primi anni, ci sono serate in cui dal niente arrivano 50, 60 persone di botto quindi è una cosa normale che qualcuno dovrà aspettare anche un’oretta per una pizza e ha avuto alcuni clienti che non accettavano questa situazione, incazzati neri, che chissà perché non e dopo aver mangiato la pizza erano praticamente trasformati sono venuti a chiedermi scusa, ti capiamo ed è una cosa bella poi alla fine ed è una cosa che è successa varie volte con molti clienti che sono entrati di con una faccia e sono usciti con un’altra facci praticamente.

La mia città natale di dove sono perché nato Io sono nato diciamo sono mezzo tedesco sono italiano. Sono nato in Germania la mia città natale paesino un piccolo paesino di 6000 abitanti sperso nella Basilicata però e è un qualcosa di Per me resta molto prezioso perché per me il mio paese quando vado nel mio paese è come che si come se il tempo si fermasse sembra molto tutto molto più lento c’è la tranquillità sono paesi che diciamo sono rimasti dietro 20 anni però proprio È proprio quello il bello

Dove mi trovo adesso appunto sì sto è un paesino già un paesone parliamo di 70.000 abitanti però mi trovo bene perché comunque non è non è non è caotico come stare in città però ho Madrid vicino quindi qualsiasi cosa siamo là o la montagna vicino sinceramente mi trovo molto bene proprio per queste situazioni è un paese si sta più o meno tranquilli e c’ho sia la città vicina la montagna vicino l’unica cosa che mi manca è il mare a me piace il mare e l’unico l’unico difetto che gli trovo qua diciamo.

Sant’Arcangelo

Francesco Mastrosimone, Lucano della Basilicata di un paesino che si chiama Sant’Arcangelo provincia di Potenza. La mia città natale di dove sono perché nato Io sono nato diciamo sono mezzo tedesco sono italiano. Sono nato in Germania la mia città natale paesino un piccolo paesino di 6000 abitanti sperso nella Basilicata però e è un qualcosa di Per me resta molto prezioso perché per me il mio paese quando vado nel mio paese è come che si come se il tempo si fermasse sembra molto tutto molto più lento c’è la tranquillità sono paesi che diciamo sono rimasti dietro 20 anni però proprio È proprio quello il bello

Madrid

La capitale spagnola, incastonata nel cuore della penisola iberica, è pervasa da atmosfere affascinanti che sono il risultato di una perfetta integrazione tra il suo volto più tradizionale e quello più moderno e vivace. Da un lato ci sono le maestose architetture dei suoi monumenti storici, dall’altro i quartieri animati e multietnici e le piazze dove locali e turisti si incontrano tra chiacchiere e risate.

Una delle caratteristiche distintive di Madrid è proprio la sua convivialità, con i madrileni che accolgono calorosamente i visitatori nei loro bar, caffè e ristoranti. Le tapas, piccoli piatti da condividere, qui sono un’istituzione, e gustarle con gli amici è un’esperienza imprescindibile per assaporare appieno la vita madrilena.

Madrid, però, non è solo convivialità e buona cucina. La vera protagonista della capitale spagnola è l’arte, parte integrante della vita quotidiana. Il celebre Triangolo d’Arte, composto dal Museo del Prado, il Reina Sofia e il Thyssen-Bornemisza, custodisce alcune delle opere più importanti al mondo, da quelle dei maestri spagnoli come Velázquez e Goya, alle creazioni di artisti moderni come Picasso e Dalí. L’arte a Madrid non si limita ai musei; si manifesta anche nelle strade, con murales dai colori cangianti, sculture e performance artistiche che animano ogni angolo della città.

Anche la letteratura e la poesia hanno trovato ispirazione nelle strade di della capitale spagnola. Poeti come Federico García Lorca e Miguel Hernández hanno camminato per le sue vie, lasciando dietro di sé versi intrisi di malinconia e desiderio. Vale lo stesso per molti cantautori, che nelle loro canzoni hanno raccontato di amori, notti senza fine, sogni nascenti e sogni infranti a Madrid.

Vittorio Figurato su Madrid:

Un po’ per il caso, no per la fortuna, mio fratello era venuto qui a Madrid per amore per seguire la sua ragazza spagnola, l’ho seguito anch’io per amore al fratello e da lì abbiamo ci siamo ritrovati a Madrid, ed è una realtà assolutamente che ci fa sentire in casa, io attualmente mi sento a casa a Madrid e non posso dire lo stesso in Italia un po’ per gli anni che ormai abbiamo trascorso qui a Madrid, ma soprattutto è la stessa Madrid che ti fa sentire a casa se dovessi descriverlo è un’Italia, perché alla fine siamo molto vicini alla cultura spagnola e la cultura spagnola a quella italiana basti pensare all’influenza spagnola a Napoli dove noi siamo cresciuti. È proprio c’è un senso civico, un senso di comunità che secondo me è difficile da poter trovare in una capitale e per questo siamo assolutamente grati a Madrid e alla Spagna in generale. Sicuramente quello che mi sento di dire come Expat italiano a Madrid se mi dovessi rivolgere a un paesano che volesse venire qui a Madrid è che sicuramente troverà una mamma, una casa e soprattutto il senso civico, tan forte, tan grande; così grande che c’è qui in a Madrid e si ritrova anche poi a livello lavorativo un rigore, una correttezza dei diritti e dei doveri di entrambi le parti, sia il datore di lavoro, che il lavoratore fa in modo che ci si senta davvero bene tanto a livello personale come a livello professionale ed è stato il nostro caso, quando siamo venuti qui abbiamo lavorato in aziende prima di cominciare a lavorare e c’è davvero un reticolo sociale che fa bene e ti fa sentire accolto quindi vi ringrazio tantissimo per l’invito per avermi fatto parlare un po’ e raccontarvi la nostra storia personale e imprenditoriale e e vi ringrazio tutti.

Mirco Mattiello, dice di Madrid,

Madrid è una città splendida io quando sono arrivato qua neanche credevo che Madrid fosse una città così dalle mille opportunità, una città veramente che a livello a livello impresariale infrastrutturale eh e in generale di diciamo sta proprio avanti Infatti Madrid insieme a Londra  sono le due capitali che c’hanno un PIL negli ultimi anni di un via crescendo incredibile, cioè Madrid sta sul tetto d’Europa, ma la gente che viene a Madrid non crede di stare nella città che sta, Madrid c’ha una funzionalità incredibile. Tutti i grandi gruppi ormai Madrid è diventata la città dei grandi gruppi e già non esiste la piccola la media impresa perché stanno arrivando gruppi molto forti da tutta Europa, investendo nella capitale e fino a 10-15 anni fa era a Barcellona, adesso si è spostato tutto il tema economico finanziario Madrid. Madrid la città delle mille opportunità, nel senso che se fai le cose bene però hai bisogno di grande respaldo dietro e potere economico finanziario molto importante perché si è perso molto la media impresa Nel senso che arrivano gruppi troppo forti con un potenziale economico indescrivibile e dopo il Real Madrid c’è il Bernabeu c’è tutto il la vivienda e ti offre talmente tanto che è molto acquisibile diciamo perché viene da fuori come inversore. Infatti, se si continuano a fare le cose così in 10 anni Madrid ci avrà dei prezzi che insostenibili per qualsiasi persona. Adesso già ce li ha tra 10 anni e sarà la Dubai d’Europa penso io.